06 marzo 2006

LA RICERCA IN CAMPO AMBIENTALE E FORESTALE NEL CENTRO SARDEGNA


Lo scorso 4 Febbraio presso la sede staccata dell'Universita sassarese a Nuoro in Scienze si è svolto un seminario per la presentazione dei dati ottenuti dai neo-dottori del XVIII ciclo di Dottorato di ricerca. Questi lavori sono veramente interessanti e utili ai fini gestionali in un campo alquanto delicato e complesso quale l'ambiente e la salubrità dello stesso.
Io faccio parte del XX ciclo di dottorato e in particolare mi occupo di Idrobiologia, il mio interesse verte soprattutto verso gli ecosistemi fluviali, e qualità biologica delle acque. Per dare un'idea del lavoro che pviene intrapreso da ogni dottorando e dell'importanza della ricerca e delle attività che si svolgono nell'Università nuorese, in questa sede ho intenzione di illustrare in maniera sintetica la tipologia di attività svolte e da svolgere.
Il tema di ricerca che dovrò affrontare e svolgere nei tre anni è la sperimentazione di indici che utilizzano le macrofite acquatiche come possibili bioindicatori nei sistemi d'acqua corrente, mediante riscontro e correlazione con indici e procedure già assodatecome L'Indice Biotico Esteso, l'Indice di Funzionalità Fluviale, che comunque dovrà essere adattato alle condizioni regionali, unitamente ad altri indici ambientali quali: WSI (Wild State Index), BSI (Buffer Strip Index), ELI (Enviromental Landscape Indices), e l'area studiata è l'intero bacino imbrifero del Fiume Cedrino.
Il presente progetto di ricerca vuole definire la qualità biologica delle acque nelle stazioni studiate, le caratteristiche ambientali e le ricadute ambientali sulla vegetazione presente nelle zone attigue di ripa.
L'applicazione contemporanea dell'IFF (Indice di Funzionalità Fluviale), e l'uso di macrofite acquatiche come possibili indicatori di qualità ecologica costituisce poi una nuova metodologia di indagine di cui si vuole valutare l'efficacia e l'applicazione sui sistemi della realtà ecologica ambientale. Il presente studio vuole abbinare l'uso degli indici di funzionalità per validare l'efficacia degli Indici Macrofitici in ambienti di tipo mediterraneo legati fortemente alla stagionalità, il cui regime fluviale è di tipo torrentizio e quindi profondamente diverso da quelli continentali.
A livello Europeo si ha la necessità tramite strumenti legislativi di prevedere l'uso della bioindicazione come strumento tecnico scientifico per la diagnosi degli ecosistemi acquatici in senso più ampio. (Analisi e applicazione normativa CEE (direttiva 60/2000/CE).
In Italia alcune sperimentazioni circa l'uso di Indici macrofitici sono iniziate a partire dagli anni 90, e prevalentemente nel settore nord-occidentale dell'Italia, l'innovazione in questo senso è data dalla sperimentazione da effettuare in Sardegna. Esiste la necessità, a livello nazionale e a livello europeo, di riferirsi a metodologie ideate e testate, uniformando e standardizzando le modalità di raccolta dei dati attraverso la creazione di protocolli di rilevamento e campionamento, secondo le realtà regionali. Sarà necessario condurre la ricerca con la finalità di formalizzare le modalità e le schede di rilevamento di dati come strumento per la raccolta delle informazioni sia per le applicazioni delle metodologie di indicizzazione sia per studi di tipizzazione delle comunità a livello regionale e che in seguito potranno essere utilizzate routinariamente nell’ambito del monitoraggio dei corpi idrici superficiali locali. Le condizioni ambientali di un corso d’acqua e della porzione di territorio che lo accoglie, possono essere determinate con l'uso di particolari indici biotici, come l'IBE (Indice Biotico Esteso), e l'IFF (Indice di Funzionalità Fluviale). Tali indici permettono inoltre di rilevare possibili relazioni tra lo stato di qualità ambientale del sistema fluviale e lo stato delle formazioni forestali presenti nel territorio. In fine è possibile individuare ambienti rilevanti sotto il profilo naturalistico come pure tratti degradati.
Le informazioni derivanti dalle attività in oggetto possono quindi essere impiegate per la predisposizione di interventi volti al ripristino e riqualificazione ambientale.
Nel corso del primo anno sono stati frequentati diversi corsi di settore, oltre alla partecipazione a seminari econvegni sulle discipline nel settore forestale e ambientale.

Per quanto concerne le ricerche, si è proceduto ad effettuare la raccolta bibliografica su testi e riviste di settore, siti web specifici, contatti specialisti di settore. Si è proceduto ad effettuare il sopralluogo, la proggettazione, realizzazione scelta delle stazioni e tipizzazione ambientale. ad ottobre e novembre si è proceduto ad effettuare sia i rilievi delle macrofite che i campionamenti ai fini IBE.
Durante questo primo anno ho avuto modo di espletare attività didattica, realizzando e tenendo due seminari con esercitazione in laboratorio agli studenti del terzo anno sui fondamenti del'ecologia fluviale e sulla bioindicazione. Inoltre mi sono occupata di allestire il laboratorio e ricercare e acquisire l'attrezatura necesaria per la realizzazione della ricerca. nonchè del reclutamento e addestramento di studenti laureandi per la realizzazione della ricerca.
Attualmente presso il laboratorio vengono espletate diverse attività di ricerca oltre a quelle relative alla mia tesi di dottorato, di cui mi occupo.