19 aprile 2006


SEMINARIO: "Il Suolo nelle aree urbane".
(Prof. Ajmone Marsan - Università di Torino- Chimica Agraria)

Questo interessante seminario si è svolto presso l'Università degli Studi di Sassari, sede Gemmata a Nuoro il 07/04/06.
Il Prof. Ajmone Marsan detiene un curriculum impeccabile, e ha partecipato e partecipa, al progetto internazionale sull'inquinamento dei suoli urbani.
Dalla sua relazione sono emersi diversi aspetti e una giusta dose di humor, (che non guasta mai), rendendo il seminario piacevole all'ascolto, ma allo stesso tempo è stato molto tecnico e professionale.
Si è parlato di aree urbane, con diversi esempi e casi italiani e dei vari problemi ambientali ad essi connessi.
Si è parlato di evoluzione urbana, definizione e percezione complessa del sistema "suolo urbano", legando l'ambito puramente scientifico a quello strettamente economico, sociale. Infatti il suolo in città oltre ad essere base per gli edifici e infrastrutture, ospita vari servizi e sottoservizi, aree verdi...
I principali problemi che affliggono i suoli urbanisono: asfalto,compattazione, scavo e riporto, miscelazioni ad altri materiali. Ma allo stesso tempo il suolo urbano funge da supporto alla vegetazione, ha valore paesaggistico e ricreativo.
Per quanto concerne la qualità dei suoli urbani è molto difficile stabilirla a causa delle grandi differenze che intercorrono tra questi e gli ecosisteminaturalio seminaturali. Nonostante tutto è possibile ed è necessario attuare dei monitoraggi.
Si incontrano tanti problemi per il campionamento, perchè manca un'omogeneità e la continuità, si tratta alcune volte di spazi e dimensioni contenute (significatività), abbiamo il problema del cambiamento d'uso, che nelle città sono repentini e frequenti.
Per non parlare della difficoltà di acessibilità: proprietà privata, permessi amministrativi, limitazioni al traffico.
Esistono, per concludere, problemi legati alla sicurezza: suoli inquinati, aree ad alto traffico e tossicodipendenza.
Potrei relazionare per molte altre righe ancora, ma il post ha già assunto dimensioni troppo grandi...e troppo tecniche.
La parte più interessante di tutto il seminario è stata la parte di natura metodologica sui campionamenti...Tutto questo discorso verte su un unico drammala qualità del suolo urbano incide sulla salute umana più di quanto pensiamo: riguarda essenzialmente la nostra nicchia ecologica capace di influenzare la nostra salute e quella dell'ambiente in cui viviamo!

07 aprile 2006

LA SCIENZA...CLUB ESCLUSIVO?
 
Per secoli in Europa la scienza è stata in mano all'aristocrazia che per averne l'esclusiva formava "cetto chiuso", con vincoli familiari e addirittura politici...
Oggi la formazione universitaria e aperta a tutti...con grandi costi da sostenere, dato dall'alto tenore di vita generale, ma fortunatamente lo stato di cose odierne permette a "chiunque" di ambire alla conoscenza..in ogni settore.
Se il quadro si estende al continente europeo tuttavia possiamo affermare che il potere, pur non essendo più gestito esclusivamente dai nobili, è comunque frequente la formazione di "club esclusivi", più precisamente esiste un grave dislivello fra stati europei.
Fare il ricercatore in Italia è molto difficile, perdiamo inostri cervelli, e quel che è peggio non sappiamo attirarne dall'estero!
La precarietà scoraggia, questa situazione porta all'inquietante assenza di giovani nel panorama della ricerca.
Ad esempio in Francia e nel Regno Unito gli "under 35" superano ampiamente circa il 10%, mentre da noi si fermano sotto il 5%.
Penso sia il caso di rifletterci su...è impensabile che il futuro di una nazione giochi esclusivamente sul "conservare"...invece di garantire contemporaneamente l'innovazione, soprattutto quando si parla di ricerca scientifica!