08 maggio 2006

ISTINTO & SOPRAVVIVENZA: "...nel caso di scelte importanti è meglio non riflettere troppo!!"


Qualcuno direbbe: "decidere secondo incoscenza"...
Spesso sulle decisioni cova l'impossibiltà di rifletterci su, alcune volte le scelte possono divenire addirittura di importanza vitale, e in tali circostanze inaspettatamente, risultano essere le migliori.
Una recente scoperta sull'argomento indica che l'istinto è fondamentale per garantire la scelta migliore cntrariamente alla teoria della "riflessione profonda".
Capita infatti che dormirci sopra aiuti a trovare la giusta soluzione. Alcuni studiosi dell'Università di Amsterdam, hanno cercato di stabilire se l'analisi razionale è capace di condurre sempre e in ogni caso ad una scelta ottimale.
Gli esperimenti portati avanti riguardavano decisioni semplici e decisioni complesse.
Il risultato è stato inatteso: per decisioni semplici i soggetti che ci riflettevano su, prendevano le decisioni migliori, ma se la decisione era complessa il vantaggio era ragionare meno.
Tradotto in termini scientifici: ...quando i dati da gestire sono troppi, il cervello non è in grado di prendere in esame tutti gli aspetti rilevanti e si arriva ad una scelta valida solo se questo processo ha luogo a livello inconscio. In tali frangenti accade che il pensiero cosciente, che ha una capacità di elaborazione limitato, non è in grado di garantire una visione di insieme, portando a compiere scelte errate!"
Quando si dice che pensare troppo fa male!!

07 maggio 2006

J. LOVELOCK:"..IL NUCLEARE PER GARANTIRE LA SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE"




L'IPOTESI DI GAIA: Il Prof. J. Lovelock, il papà dell'ipotesi di Gaia, sostiene che la Terra si comporta come un organismo vivente, in cui differenti sistemi sono interconnesi fra loro secondo complessi meccanismi di feedback...
Effettivamente la Terra può essere paragonata ad un "super organismo", dal momento che è costituito da vari subsistemi viventi.
PREVISIONI: Nonostante venga acusato di manie catastrofiche, le previsioni del Prof. Lovelock sull'evoluzione dei cambiamenti climatici su scala globale sono ben precise e inquietanti: si parla di una Terra con stato di "salute" compromessa, a tal punto, da mettere in pericolo la sopravvivenza stessa della nostra civiltà...quindi il nucleare diventa per lo scienziato una necessità irrinunciabile.
"The Revenge of Gaia" è il suo ultimo libro, nel quale vengono illustrati gli elementi che dimostrano l'irreversibilità del riscaldamento globale con previsioni veramente inquietanti: nei prossimi 10/20 anni ci saranno gravi sconvolgimenti climatici...
La Terra, secondo lo scienziato, sta entrando in una fase più calda irreversibile, perchè dei circoli di feedback positivo ampliano i cambiamenti climatici invece di regolarli.
Ormai si deve cercare di salvare il salvabile: l'umanità..la Terra è insalvabile!
Sostiene inoltre: "tutto il discorso sullo sviluppo sostenibile ed energie alternative arriva troppo tardi, sarebbe stato neccessario pensarci almeno 50 anni fa!! Il nucleare rappresenta una medicina temporanea capace di apporti energetici necessari a garantire la soppravvivvenza della specie. Ogni paese dovrebbe attrezzarsi con il nucleare per far frone all'emergenza energetica e climatica che verrà. In Italia non si hnno centrali ma in Francia si..quindi il rischio è più o meno lo stesso. Esistono negli USA stoccaggi di scorie radioattive che permettono di ridurre la radiazione a soglie inferiori a quelle naturali. Chernobyl e il suo incidente ha intimorito l'opinione pubblica...ma a Londra nel 1952, in una sola notte morirono 5000 persone a causa dell'inquinamento da carbone nell'aria e tutt'oggi la salute dei cittadini ne risente. Il genere umano è il cuore e la mente del pianeta, una preziosa risorsa per Gaia, sarebbe necessario prenderne coscienza prima che sia troppo tardi".
Per lo scienziato inglese l'energia nucleare è uno strumento addirittura irrinunciabile per combattere il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici che ne conseguono.
Che fare?

04 maggio 2006

La scienza si globalizza

A. Checov (narratore russo) scriveva: "..non esiste una scienza nazionale.."
La scienza si globalizza!! secondo l'ultimo rapporto della National Science Foundation degli Stati Uniti, conferma che il sapere scientifico e tecnologico non è più appannaggio dei paesi occidentali. In termini economico-monetari la spesa in ricerca scientifica e tecnologia è in costante aumento.
La Cina comincia a far sentire prepotentemente il suo peso, è il terzo grande investitore in ricerca scientifica dopo gli USA e il Giappone.
Anche la Corea del sud, Taiwan e Singapore sono oggi, fra i più alti nel mondo. Per quanto riguarda l'India, altro grande colosso in piena espansione, i dati sono frammentari, ma suggeriscono un rapido sviluppo.
Chiaramente tutto è proporzionato ai risultati ottenuti: le pubblicazioni!!!
E l'Italia dove è finita?