30 gennaio 2011

Risposte biologiche alla Luce: influenza sulle emozioni umane



Il termine luce deriva dal latino (lux) si riferisce alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall'occhio umano, ed è approssimativamente compresa tra 400 e 700 nanometri.

La risposta biologica alla luce nel lungo periodo determina l’alterazione dei ritmi cicardiani, interessando alcuni aspetti importanti come la temperatura corporea, la concentrazione …., grazie ai fotorecettori, che sono particolarmente sensibili alla luce blu (intorno a 480 nanometri).
Alcuni Neuroscienziati delle Università di Liegi, Ginevra e Sussex (Proceedings of the National Academy of Science-PNAS), hanno dimostrato che la luce è in grado di modificare e influenzare le emozioni.
Sottoponendo un campione di persone arrabbiate e non, registrando il cambiamento d’umore dopo l’esposizione a lungo periodo alla luce blu.
Un altro studio molto interessante dimostra che esiste “un imprinting stagionale" legato ai ritmi di esposizione alla luce diurna nel periodo neonatale, infatti la stagione in cui un bambino nasce ha un'influenza critica e duratura sulle funzioni del suo orologio biologico (Vanderbilt University pubblicata su Nature Neuroscience).
Secondo i ricercatori, questo effetto spiegherebbe perché i bambini nati nei mesi invernali hanno un rischio superiore di incorrere in disturbi come la depressione, il disturbo affettivo stagionale, il disturbo bipolare e la schizofrenia, studi precedenti a questo evidenziano che la luce influisce sullo sviluppo delle aree del cervello, in primo luogo il sistema visivo! (Scientific American, 2010).
Anna Lisa Cuccui