

Tra le tecnologie informatiche, grande importanza riveste Internet e l'uso di questo nella divulgazione delle notizie.
Esistono, inoltre, sulla rete interessanti "fenomeni" e strumenti che facilitano il recupero dei dati di settore sulla rete, a mio avviso uno di questi è sicuramente Wikipedia...l'enciclopedia on line alla quale chiunque può collaborareinserendo articoli nei vari settori e discipline.
Ma quanto possono essere attendibili queste informazioni???...pultroppo non esiste un "filtro" che garantisca un adeguato background dell'utente che si accinge a pubblicare...
Uno studio statistico afferma che un articolo scientifico su Wikipedia contiene in media circa quattro inesattezze...un affascinante strumento in fase di perfezionamento che mobilita e raccoglie informazioni per garantire il più possibile la diffusione...nasce sicuramente dietro un grande ideale di diffusione libera del sapere, e ricordiamoci che non sempre la libertà di espressione e il diritto di sapere vengono rispettati in questo mondo!
Come dicevo, sulla rete esistono anche validi strumenti, uno di questi permette di effettuare delle ricerche restringendo i risultati ai soli testi accademici di settore, si tratta di un software lanciato qualche tempo fa da Google, e si chiama "Google Scholar".
Immagino in via immediata i vantaggi offerti da questo "gioiellino"; non ho ancora avuto modo di sperimentarlo, ma si dice sia in grado di ricercare articoli sulle riviste, tesi, libri, paperprint e rapporti tecnici che riguardano ogni area di studio. Inoltre pare sia in grado di fornire eventuali versioni consultabili gratuitamente, che si trovano ad esempio su siti web privati. Una versione testuale del motore di ricerca per chi volesse provare è disponibile all'indirizzo: http://scholar.google.com. Che dire, una buona occasione per risparmiare tempo e denari...e garantire efficienza in questo difficile settore quale è la ricerca scientifica!