19 settembre 2005

Un nuovo Metodo Scientifico? Curiosando tra il pensiero scientifico del filosofo Karl Popper.



Ho avuto modo di andare a curiosare su qualche sito che conteneva informazioni sul Popper (1902 - 1994), e devo dire che è alquanto interessante sia per la tipologia di approccio e sia sui contenuti, sicuramente rivoluzionario nel suo genere!
Il suo pensiero scientifico lo si può scomporre in tre passi fondamentali:
1) "Inciampiamo in qualche problema"...questo accade anche nella vita quotidiana, alcune volte lo si riconosce come tale, altre volte no, la stessa definizione di problema subisce l'influenza della soggettività.
2) "Tentiamo di risolverlo"...e fin qui ci siamo, anche l'uomo fa parte del regno animale, e pur essendo evoluto e pensante, conserva un carattere primordiale: l'istinto alla soppravivenza, in alcuni più o meno accentuato che in altri, questo fa tendere l'uomo alla ricerca della risoluzione dei problemi. Alcune volte il problema non viene nemmeno riconosciuto come tale, perchè si ha interesse e comodità ad affermare verità assolute, e alcune volte, soprattutto nel campo scientifico può causare seri danni!
3) "Impariamo dai nostri sbagli, specialmente quelli che ci sono resi presenti dalla discussione critica dei nostri tentativi di risoluzione"...è fondamentale nel trattare ogni dato riconoscere il range possibile di errore compiuto nel reperirlo, solo se ci si rende conto che si può sbagliare, e solo in questo modo si può arrivare a garantire il miglioramento nell'approccio ai tentativi di risoluzione.
Il Popper non crede all'Induzione e parla di falsificabilità degli eventi, questi rappresentano due punti cardine nel pensiero scientifico che ha elaborato.
Per induzione si intende che l'osservazione ripetuta, in assoluto, fornisca la generalizzazione di una teoria...e anche per questo punto siamo d'accordo perchè anche in questo caso gioca un grande ruolo la soggettività dell'osservatore e la natura dell'osservazione da effettuare!
Il Popper crede invece nella falsicabilità, per la quale il sistema empirico deve avere una forma logica tale da poter essere criticata, discussa e quindi falsificata...anche in questo caso la soggettività, il margine di errore garantisce la critica, la discussione, e la possibile smentita dell'oggetto di studio!
Ci sono poi i tre principi epistemologici che forniscono ulteriori chiarimenti sui fondamenti del pensiero scientifico dello stusioso:
1) "Forse io ho torto, e forse tu hai ragione. Ma possiamo anche aver torto entrambi"...Se ognuno di noi avesse la presunzione di credere di essere in grado di non sbagliare mai, cesseremo di compiere un nostro cammino soggettivo e personale nella nostra naturale propensione al miglioramento, alla ricerca e alla conoscenza e quindi alla risoluzione dei problemi. Porsi il dubbio che esista la possibilità di vivere nell'errore garantisce la tendenza alla ricerca della verità, o quantomeno all'avvicinamento ad essa!
2) "Dobbiamo tentare di soppesare nel modo più impersonale possibile le nostre ragioni pro e contro una determinata teoria suscettibile di critica"... e questo principio addirittura si commenta da sè!
3) "Attraverso una discussione imparziale ci aprossimiamo quasi sempre alla verità, giungiamo a una migliore comprensione, anche quando non perveniamo ad un'intesa"...qui si evince l'idea del Popper dell'inesistenza della verità assoluta, ma ci viene data la possibilità di ambire a un'approssimazione della stessa.
Un ultimo asserimento che vorrei analizzare: "Se la scienza procede attraverso confutazioni il materiale confutato non è più scienza, altrimenti la scienza non procede"..., "Non ci può essere una definizione statica della conoscenza scientifica"... approvo appieno tale affermazione, la staticità rappresenta la tomba della ricerca scientifica.
Questo post vuole essere un invito a saperne di più sull'argomento, per poter alimentare, e ancor prima, far nascere un dibattito sul tema.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo post vuole essere un invito a saperne di più sull'argomento per poter alimentare e ancor prima far nascere un dibattito sul tema.
dott.ssa mi dedicherei alla punteggiatura

Anna Lisa ha detto...

Certo ha perfettamente ragione, Dottor Nikele, sono lieta e soddisfatta che abbia criticato solo l'ultima frase! :), la ringrazio. Ma che mi dice dei contenuti? :))

Anonimo ha detto...

Gentile dottoressa, mi scusi del ritardo, ma mi si è autocancellato il post!!!!!!!!
Trovo molto interessante l'argomento discusso, e l'affermazione che preferisco è :
"Forse io ho torto, e forse tu hai ragione. Ma possiamo anche aver torto entrambi"...lo trovo di una verità sconcertante, la verità è relativa, la ragione non sta mai da una parte, e, soprattutto, il credere di non avere mai torto non offre nessuna opportunità di crescita, e non solo nell'ambito scientifico, ma in tutti gli aspetti della vita.
Secondo Popper tutto ciò che non è scientifico, perchè non fasificabile dall'esperienza, non è affatto privo di senso, può essere una riflessione molto utile alla formazione delle idee scientifiche, che spesso nascono da una intuizione confusa e totalmente priva di garanzie....

Anonimo ha detto...
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Anna Lisa ha detto...

E' soddisfacente, vedere che qualcuno abbia colto il mio invito ad accendere un dibattito su questo argomento, noto con piacere che lei ha reperito ulteriori informazioni, però devo ribattere, chiaramente a mio avviso, e quindi vale il discorso che mi posso sbagliare..oppure ci sbagliamo entrambi, sulla sua affermazione che trovo relativamente giusta.
La mia esperienza mi dice che: un'intuizione non è mai confusa, non sarebbe tale..le è mai capitato di averne una?..credo proprio di si! Nn potrebbe essere considerata un 'intuizione se fosse confusa..però è vero che le intuizioni, come ogni altra cosa al mondo non ti da garanzie!
Mi congratulo, e la ringrazio! :)

Anonimo ha detto...

Occorre preliminarmente definire cosa sia l'intuizione: dal punto di vista di un ricercatore l'intuizione è spesso il frutto di un ragionamento in back-ground dal nostro cervello che, sistematicamente, raduna concetti e nozioni gia posseduti per ricondurli in un teoria unica (lasciando ovviamente daparte gli errori). Ma come Lei mi insegna, intuizione è anche qualcosa che nasce nel nostro Io più profondo, riguardante spesso l'interazione fra individui. Esimia dott.ssa posso essere d'accordo con lei solo limitatamente al primo aspetto dell'intuizione. Negli altri aspetti della vita, l'intuizione non si presta ad essere chiara, almeno dal punto di vista di un soggetto esterno. Essa non è spesso frutto di un ragionamento strettamente logico poichè il presupposto è determinato da dati non oggettivi bensì soggettivi; sentimenti, aspirazioni, esperienze emotive passate conducono necessariamente a risultati falsati e spesso confusi almeno agli occhi di un estraneo. la fallacità dell'intuizione, almeno nell'ultimo aspetto, come lei giustamente ha sottolineato, riposa proprio sul fatto che non è il frutto del ragionamento.

Anna Lisa ha detto...

L'intuizione non si presta ad essere chiara, quando si abbandona la condizione impersonale. In questa situazione è chiaro e naturale che si temono le conseguenze dell'intuizione, e cresce in noi l'incertezza, alcune volte la situazione diventa così critica che abbiamo il dubbio che si tratti persino di un intuizione.

Anonimo ha detto...

Gentile dottoressa,non capisco perchè ogni volta mi si autocancella il primo post........Si sarà emozionato? :-)
Siamo seri......Trovo invece, a mio parere, che possano esistere intuizioni confuse perchè non oggettivamente quantificabili o non verificabili!
Ma rispondo a "Pappa col pomodoro",si è vero, le intuzioni se non sono supportate dal ragionamento hanno vita breve.....Ma è anche vero che un buon ragionamento molto spesso nasce da un'intuizione......Voi che ne dite?

Anonimo ha detto...

beh le parole sono convenzioni il cui contenuto è condiviso dalla maggior parte dei soggetti. Occorre definire, perciò, cosa sia un intuizione. L'intuizione, dal mio punto di vista, altrò non è che il frutto di un ragionamento, interiore (da qui il termine back-ground nel posto precendente) e spesso quindi nn cosciente, dal quale scaturisce poi un concetto, una "verità", una teoria. Partendo quindi da queste basi, cioè contraddistingue l'intuizione da altri "pensieri" è il fatto che il soggetto prende ne coscienza improvvisamente e non come risultato di un'attività. La chiarezza o meno del risultato, l'intuizione, è determinata poi dai presupposti di partenza: da ciò discende che le intuizioni scientifiche sono spesso più chiare di quelle afferenti la sfera emotiva. Sennò dove nasce l'intuizione? é frutto dell'istinto?

Anna Lisa ha detto...

Gentile Orme, le intuizioni come lei afferma, a mio avviso, è vero che non sono oggettivamente misurabili, infatti io parlo spesso di soggettività, ma, cosa intende per non verificabili? Inoltre, è sicuro/a che solo le intuizioni non sopportate da raggionamento abbiano vita breve? e come mai?..trovo molto interessanti queste affermazioni, infine approvo appieno che è possibile che un buon ragionamento nasca da un'intuizione!

Anna Lisa ha detto...

"Francooo o francooo" Ha dato una chiara definizione di Intuizione, complimenti...la risposta alla sua domanda credo che sia positiva, lei parla di stato di incoscenza da cui scaturiscono i pensieri, e i pensieri di cui prendiamo coscienza è intuizione, quindi istinto, se la sua definizione di istinto coincide con la mia!..un piccolo appunto, le parole sono convenzioni il cui significato non è oggettivo, ma suscetibile a interpretazioni tra le più svariate!

Anonimo ha detto...

Giusto per onorare la mia ex (sigh!!) professione, colgo l'occasione per farle notare che non ho detto che sono oggettivamente condivise, bensì sono condivise dalla maggior parte dei soggetti, e sottolineo la parola maggior parte. era giusto un puntino sulla i.
Cmq forse non ha capito il mio discorso hihihihih.

Anna Lisa ha detto...

"Gà l'hai capito chi sono" L'ho capito e come il suo discorso, o meglio: lo conosco. Sa bene che mi piace mettere i puntini...sulle y! :) Comunque a parte gli scherzi, e in onore della sua vecchia professione ho voluto fare un'appunto alle sue affermazioni,non le volevo smentire! :)